MATRIKA è COUNSELING TRANSPERSONALE
INFO COUNSELING TRANSPERSONALE
- OPERATRICE: Cristina Marcato
- QUANDO: trattamenti su appuntamento
Il rapporto di counseling si struttura come relazione di aiuto non direttiva, fondata su un ascolto attivo ed empatico che, in un clima di attenzione e di rispetto, pone al centro il “cliente” con i suoi bisogni, valorizzandone le potenzialità di cambiamento, le capacità di individuare autonomamente risposte che modifichino la propria situazione esistenziale, che amplino la propria visione del mondo e di conseguenza le proprie capacità di scelta.
Nello specifico il counselor Transpersonale ha il compito di assistere e guidare il cliente attraverso i delicati passaggi dell’evoluzione della coscienza che lascia gradualmente le problematiche personali per avventurarsi nei territori archetipici dove risiedono le dimensioni del significato esistenziale, dell’esperienza spirituale, delle qualità più genuinamente umane, dell’ipersensibilità e degli stati non ordinari di coscienza.
Nella sua ricerca, il movimento transpersonale integra l’esperienza del pensiero scientifico occidentale con quella delle tradizioni mistiche basate sulla meditazione e con quella delle pratiche sciamaniche basate sul l’estasi e sul contatto diretto sulle forze della natura.
È un approccio tanto nuovo quanto antico che, affonda le sue radici negli insegnamenti della filosofia perenne, in quel fiume di sapienza che ha aggiunto sino ai nostri giorni, attraverso i saggi, i mistici, i puri di cuore di ogni luogo e ogni tempo, accompagnando l’umanità nel suo percorso di consapevolezza. Di epoca in epoca, di contesto in contesto a tratti confuso, dimenticato, recuperato ma sempre intrecciato alla domanda di senso e al bisogno di infinito presenti nel cuore di ogni essere umano. Tale visione è il recupero, con modalità scientifica, della dimensione spirituale dell’esistenza, il riferimento ad un centro di coscienza che è origine e principio costitutivo di ogni cosa: i confini sono fittizi e strumentali, la molteplicità è apparente e frutto della visione dualistica e frammentata che connota la condizione della realtà terrena. Va precisato che avere un approccio integrale non significa fare di tutto un po’ come molti ritengono e nemmeno praticare un insieme di tecniche integrate, bensì avere uno sguardo unitario. Uno sguardo che si esprime attraverso un modo di fare, in grado di riconoscere ed insegnare a realizzare il potenziale creativo, la spinta evolutiva che ogni evento, crisi, sintomo, problema o sofferenza contengono in sé (P.L. Lattuada)
Il cuore dello Shiatsu è come il puro affetto materno; la pressione delle mani fa scorrere le sorgenti della vita
Tokujiro Namikoshi