INFO MEDITAZIONE MINDFULNESS

  • INSEGNANTE: Vanesa Tesone
  • ORARI: Lunedì 20.45–21.45
  • COSA PORTARE: abbigliamento comodo. Troverete tutto l’occorrente per la pratica presso il centro: tappetino, cuscini, coperte, ecc… Se qualcuno desiderasse però portare il proprio materiale, è libero di farlo.
  • Previa prenotazione, numero partecipanti limitato

Mindfulness è la traduzione in inglese della parola “sati” in lingua Pali, che significa “attenzione consapevole” o “nuda attenzione”. L’ideogramma cinese nién, ha un significato molto simile, ovvero “consapevolezza a cuore aperto del momento presente”. La parola mindfulness può quindi essere tradotta in italiano con “consapevolezza”.

È “la consapevolezza che emerge se prestiamo attenzione in modo intenzionale, nel momento presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza momento per momento” (Segal). La si può descrivere anche come un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora.

Durante le sedute di Mindfulness sono tipicamente proposte meditazioni di consapevolezza, sedute o in movimento, la condivisione della propria esperienza ed altre attività esperienziali. L’intervento può essere costruito come percorso di gruppo, individuale, di coppia o familiare.

Sviluppare una capacità progressiva di maggiore presenza al qui e ora ci apre alla ricchezza del momento presente, alla pienezza del vivere e ad esperienze del tutto nuove. La pienezza dell’esperienza comprende anche il suo lato meno ricercato: il disagio, la sofferenza, il dolore. Su questo punto si gioca uno degli aspetti più interessanti di questo approccio che ci insegna a non respingere e a non negare questa dimensione ma a farne motivo di crescita e persino di creatività. Quando ci si riferisce all’accettazione e all’accoglienza ci si riferisce anche a questi aspetti.

 

La prospettiva della Mindfulness parte dal considerare che non possiamo evitare il lato “negativo” o “doloroso” della vita. Ma ci offre una possibilità: entrare in relazione più diretta con il disagio e la sofferenza, imparare a rivolgere una piena attenzione consapevole, a fare spazio dentro di noi anche a ciò che non vorremmo o che ci fa soffrire. possiamo troviamo una possibilità sorprendente di lasciar essere e quindi di essere meno condizionati, meno oppressi anche dalle condizioni che ci portano disagio e dolore. Facendo questo ci mettiamo nelle migliori condizioni possibili per trovare, quando ci sono, le vie e i modi più efficaci per gestire o risolvere le cause di sofferenza.

La pratica della Mindfulness può, pertanto, essere considerata come una sorta di processo che – attraverso la messa in pratica di particolari tecniche di meditazione – porta l’individuo ad essere consapevole di sé stesso, dei propri pensieri, delle proprie sensazioni e della realtà, intesa come qui e ora, che lo circonda.

 

La pratica della meditazione non consiste nel cercare di gettare via se stessi per sostituirsi con qualcosa di meglio. Vuol dire fare amicizia con la persona che già si è

 

Pema Chödrön